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COSA FACCIAMO
Le danze che il Gruppo presenta sono allegre, veloci e trasmettono entusiasmo e gioia di vivere. Le coreografie esprimono il tema fondamentale della schermaglia amorosa con il gioco del corteggiamento. Altre sono riti propiziatori o di ringraziamento alle raccolte dei prodotti agricoli. Queste danze venivano eseguite in gruppo nelle aie o nei cortili delle case coloniche all'inizio o alla fine di ogni lavoro importante come la mietitura, la trebbiatura, la raccolta del granturco e la vendemmia. Venivano inoltre eseguite durante comunioni, matrimoni e banchetti in generale che sovente venivano preparati in casa e serviti sempre nell'aia (ara).
Il saltarello Il saltarello ha origini molto antiche: si può far risalire alla "saltatio" (saltazio), la danza autoctona dei Latini o alle "saltationes" (saltaziones) alto medioevali dal carattere vivace e dall'espressività erotica. Il saltarello trova la sua diffusione soprattutto nelle regioni dell'Italia centrale, dove, a seconda delle zone, ad una struttura coreografica simile si accostano elementi di variazione nei passi e nelle figure.
Il ballo costituiva un'importante opportunità di incontro e nelle rare occasioni il saltarello era il ballo di corteggiamento per eccellenza: le coppie di ballerini si rivolgono sempre lo sguardo sorridendo, con continui ammiccamenti e provocazioni, l'uomo cerca in ogni momento di avvicinarsi alla donna, la quale, inizialmente si sottrae facendosi desiderare, ma poi si riavvicina mostrando di gradire le galanterie del suo pretendente.
Approfondimenti: I canti |
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